Amazon investe nel trasporto

Amazon investe nel trasporto

Amazon sta pensando ad una flotta di veicoli autonomi per le consegne. Il colosso dell’ecommerce, infatti, ha ottenuto un brevetto molto particolare per una rete che gestisca un aspetto molto specifico dell’esperienza di guida autonoma: cioè come le auto possono muoversi all’interno delle “reversible lane” cioè corsie all’interno delle quali il traffico può muoversi in entrambe le direzioni, a seconda di determinate condizioni. Si pensi, per esempio, a quando le autorità devono chiudere una corsia per un qualche problema (incidente o lavori) ed invertono le corsie per deviare il traffico.
Nel brevetto, Amazon delinea una rete che può comunicare con veicoli a guida autonoma in modo che possano adattarsi al cambiamento del flusso di traffico. Trattasi di una soluzione molto

Amazon investe nel trasporto

importante per le auto a guida autonoma che viaggiano all’interno di diversi paesi su strade con leggi d’uso sempre diverse. Non è sorprendente che Amazon abbia pensato a come facilitare questo processo, data la sua recente spinta nella creazione di una propria rete di logistica. Nel mese di dicembre, il gigante dell’ecommerce ha comprato migliaia di camion per consegnare la merce da un magazzino ad un altro. Probabile, dunque, che Amazon stia pensando al futuro e cioè ad una rete di veicoli di trasporto a guida autonoma in grado non solamente di accelerare il trasporto delle merci ma anche di ridurre il costo della logistica visto che non ci sarebbe più la necessità di pagare gli autisti.
Il brevetto indica che il sistema ideato da Amazon permetterà al veicolo a guida autonoma di scegliere la corsia giusta a seconda della destinazione e del flusso di traffico. Trattasi, inoltre, di un sistema basato sul cloud, una piattaforma che dialogherà costantemente con le auto. Una scelta molto simile a quella che stanno studiando le altre case automobilistiche.
La differenza principale, però, è che questa rete sarebbe gestita direttamente da Amazon e non dalle singole case automobilistiche. Sembra, comunque, che la piattaforma possa essere aperta anche agli altri veicoli.

via: http://www.webnews.it/

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