Spedire in Contrassegno

Spedire in Contrassegnospedire in contrassegno

Quando  il destinatario della spedizione vuole pagare la merce al momento della consegna si crea una spedizione con servizio accessorio di incasso contrassegno.

Spedire in contrassegno è semplice, basta conferire il mandato di contrassegno indicando che la dicitura contrassegno  in modo evidente e ben visibile sui documenti di trasporto. Questa dicitura deve essere seguita dall’indicazione dell’importo da esigere, è consigliabile inserire l’importo in lettere e in numeri.

La modalità di incasso, da parte del corriere se non specificato altrimenti, è  in Contanti. Se specificato deve essere specificato sul documento di trasporto e deve essere :

  • Assegno Circolare;
  • Assegno Bancario;
  • Assegno Postale;
  • Titolo cambiario o tratta .

Il decreto legge 201 del 6 dicembre 2011 (articolo 12) , ha di fatto, posto il limite per chi vuole spedire in contrassegno ed incassare per contanti portando il massimo a  € 1.000,00, pur non vietandolo.

Una particolarità per quanto riguarda chi vuole spedire in contrassegno con valori particolarmente elevati riguarda le condizioni generali del trasporto CONFETRA, depositate presso tutte le Camere di Commercio Italiane (1) . Infatti l’articolo 17  dichiara che : “Per i contrassegni di valore superiore a 2.000.000 di Lire lo svincolo deve avvenire presso la filiale del corriere previ accordi telefonici con il destinatario”; Oggi questa consuetudine è disattesa dalla maggior parte dei corrieri, sia perchè l’importo limite dovrebbe essere rivisto e attualizzato, sia perchè le nuove forme di comunicazione possono snellire procedure di svincolo dal contrassegno.

Se si vuole spedire in contrassegno è bene chiarire, con il corriere, modalità operative specifiche,  i tempi di rimborso e il prezzo del servizio accessorio prima dell’affidamento della merce.

Corriere espresso Contrassegno : www.ntionline.it

(1)  le ultime condizioni generali per i servizi nazionali di trasporto merci a collettame depositate presso le CCIAA Italiane  risalgono al 5 ottobre 1995

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