La logistica ai tempi della realtà virtuale e aumentata

La logistica ai tempi della realtà virtuale e aumentata
Photo by HammerandTusk / Pixabay License

Grazie ai progressi tecnologici degli ultimi anni e alla riduzione dei costi legati all’implementazione e allo sviluppo, realtà virtuale e realtà aumentata sono entrate nel mondo della logistica e promettono di rivoluzionarla per sempre. Già oggi alcune delle aziende leader a livello mondiale stanno sperimentando con successo l’applicazione di AR e VR. Ma il futuro è ancora tutto da scrivere.

Oggi nei magazzini più grandi e importanti al mondo si utilizzano già il picking vocale, la raccolta RF e il Pick to Light. Il primo raccoglie tutti quei sistemi in grado di fornire istruzioni audio a chi opera nella logistica. È sufficiente indossare una cuffia con microfono e grazie all’ausilio di un piccolo palmare l’addetto al magazzino è in grado di ricevere istruzioni audio e utilizzare il comando verbale per confermare le operazioni effettuate. Una tecnologia in grado di lasciare le mani libere a chi lavora, ottimizzando i passaggi grazie all’uso della voce.

Attraverso le Radio Frequenze stiamo arrivando pian piano all’abbandono dei documenti cartacei e alla riduzione degli errori derivanti dal “doppio controllo”. Chi lavora in magazzino può oggi usare un terminal portatile con scanner per i codici a barre e comunicare direttamente con il WMS che fornisce in tempo reale le informazioni richieste.

A creare un interessante mix tra queste due innovazioni è arrivato il Pick to light. In questo caso è un sistema di luci di segnalazione ad accendersi davanti al magazziniere e a indicargli, tramite palmare, il numero e il tipo di oggetti da organizzare.

E se tutto ciò ha migliorato in maniera incredibile l’efficienza del magazzino, introducendo una significativa riduzione dei costi, è solo la base per l’arrivo di un’altra tecnologia in grado di rivoluzionare l’organizzazione del lavoro: il Visual Picking. Nel prossimo futuro gli operatori potrebbero indossare degli Occhiali SMART o dei visori da Realtà Virtuale per ricevere e re-inviare comandi semplicemente attraverso il device. Tra i primi ad aver sperimentato questo nuovo metodo di lavoro è stata DHL, azienda leader della logistica a livello mondiale. Una sperimentazione iniziata nel 2014 e che grazie al successo ottenuto si è allargata ad altri Paesi come USA, Olanda e Regno Unito appena due anni dopo.

Già entrata a pieno titolo nel mondo dell’intrattenimento grazie a realtà come ILMxLAB, Hello Games e PokerStars che hanno recentemente lanciato i propri ambienti di realtà virtuale, la VR promette quindi di cambiare per sempre la logistica aziendale. E non soltanto tramite l’uso di tecnologie per la gestione del magazzino, ma anche rivoluzionando lo stesso concetto di supply chain.

In questo caso è la realtà aumentata a offrire le maggiori prospettive di sviluppo futuro. Una tecnologia che ha il potenziale di aumentare la produttività sia del magazzino, come abbiamo appena visto, sia dei trasporti, ottimizzando in maniera incredibile ogni passaggio della catena di fornitura.

In primo luogo la AR permetterà di risparmiare tempo e risorse per la formazione del personale, riducendo la curva di apprendimento e “addestrando” gli operatori direttamente in loco. Atheer, azienda che si occupa proprio di realtà aumentata in campo industriale, ha recentemente creato un’app che fornisce chiamate remote, garantisce in tempo reale l’accesso a manuali e documenti, e presenta guide passo-passo che vengono trasmesse ai device dell’addetto mentre sta lavorando.

Molto promettenti anche le prospettive di applicazione al campo dei trasporti. Nuove app di AR potrebbero semplificare i processi di identificazione delle merci da trasportare e consegnare e allo stesso tempo visualizzare percorso e destinazione dei pacchi. Il dispositivo, inoltre, potrebbe calcolare in automatico lo spazio necessario per il collo sul mezzo di trasporto e cercare il punto di posizionamento adatto nel veicolo. Ma non solo. La realtà aumentata promette anche di semplificare le operazioni di picking, consentendo di velocizzare l’identificazione dei punti di prelievo, suggerendo il percorso più efficiente e organizzando per itinerari le varie tappe.

Tutte operazioni che permetteranno un risparmio di tempo e risorse notevole. Ma che soprattutto potrebbero ridurre l’impatto ambientale del magazzino. Già oggi le reti wifi, i beacon e i servizi di posizionamento indoor lavorano in questo senso. Nei prossimi mesi l’Iot potrebbe intervenire rendendo intelligente il funzionamento delle luci, del riscaldamento e degli impianti editoriali.

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